La Fondazione
La Fondazione Boschi Di Stefano nasce nel 1998
grazie al raggiungimento di un accordo tra gli eredi Boschi e il Comune di Milano per assicurare l’adempimento delle volontà testamentarie dell’Ingegnere Antonio Boschi, che aveva donato la sua straordinaria collezione al Comune e desiderava che una selezione delle opere fosse ricollocata nella casa dove aveva vissuto con la moglie, Marieda Di Stefano.
In collaborazione con Philippe Daverio, allora Assessore Comunale alla Cultura, si pervenne all’accordo di dar vita a una Fondazione che fosse amministrata in modo paritario da rappresentanti del Comune e da rappresentanti della famiglia; affiancati dal Direttore delle Civiche Raccolte d’Arte, all’epoca Dottoressa Maria Teresa Fiorio, realizzatrice dell’attuale selezione e ordinamento espositivo della collezione.
Dalla sua costituzione nel 1998 all’aprile 2023 la Fondazione è stata presieduta dall’Avv. Ezio Antonini, energico e infaticabile difensore della volontà della famiglia Boschi Di Stefano e degli eredi di vedere esposta al pubblico la più importante collezione d’arte del ‘900 che la città di Milano possedeva, nella casa che l’aveva vista nascere e crescere.
La Fondazione ha provveduto alla dotazione d’impianti di sicurezza e al restauro della casa, curato dall’Architetto Cristiana Vannini; nonché all’acquisto di arredi (con la consulenza di Marco Arosio), consonanti con lo stile dell’edificio e con le diverse epoche artistiche ivi riunite.
Fra gli scopi della Fondazione, il promuovere iniziative culturali orientate allo studio e alla diffusione del collezionismo d’arte e al recupero d’archivi storici; la comunicazione e l’organizzazione di manifestazioni, oltre ad un servizio di consulenza per studenti universitari e studiosi.
La Fondazione oggi
Il Museo che Sale
Grazie al contributo di Fondazione Cariplo, Fondazione Boschi Di Stefano è impegnata a curare il progetto “IL MUSEO CHE SALE – Casa Museo Boschi Di Stefano tra hub creativa e rigenerazione urbana” in partenariato con il Comune di Milano.
Il progetto al servizio della Casa Museo ha permesso di:
- migliorare l’accessibilità attraverso l’installazione di una piattaforma elevatrice a scomparsa alle persone con disabilità motoria o mobilità ridotta
- realizzare un palinsesto di nuove offerte culturali, “Il Museo della porta accanto”, che prevede attività didattiche per le scuole, workshop d’artista e una comunicazione mirata, anche attraverso l’uso di tecnologie e strumenti digitali