Le opere della Casa-Museo
Quaderno 1
La Casa-Museo Boschi Di Stefano, così come la vediamo oggi, riflette solo in minima parte l’aspetto originario che la collezione aveva quando i coniugi Boschi l’abitavano e vi ricevevano artisti, intellettuali e amici, assidui frequentatori delle colte serate che spesso vi si organizzavano. Non c’è più – né poteva esserci in un luogo aperto al pubblico – la fittissima sequenza di opere disseminate negli ambienti, accostate senza interruzione quasi a sfidare i visitatori al riconoscimento di un artista, alla ricomposizione di un percorso, all’associazione di un’immagine all’altra. In quell’esposizione, apparentemente affastellata, – come testimoniano le foto di Gabriele Basilico scattate nei primi anni Ottanta – una logica interna ordinava gli accostamenti, creava dei nuclei, dava coerenza a una collezione che gli spazi dell’appartamento di via Giorgio Jan stentavano ormai a contenere. Eppure Antonio Boschi continuava a incrementarla, incurante della saturazione che lo costringeva a stipare anche i ripostigli, la stireria, i corridoi dove spesso ai quadri appoggiati alla parete si sovrapponevano imperiosi i nuovi acquisti. Oltre duemila le opere che Antonio e Marieda Boschi hanno collezionato nel corso di una vita che, nella condivisa passione per l’arte, aveva trovato una delle motivazioni più forti.
Maria Teresa Fiorio