L’aria della sera
Nell'appartamento dei coniugi Boschi
Il pianoforte non era un ornamento borghese ma un elemento importante nella vita della casa. Il lucido Bechstein da concerto collocato nel grande salotto d’angolo ha animato per anni riunioni serali, a cui partecipavano gli artisti che con le loro tele contribuivano all’ampliarsi della collezione. Al momento in cui la casa è stata riaperta al pubblico, ricollocandovi una selezione delle più importanti opere d’arte, la Fondazione Boschi-Di Stefano ha ritenuto di promuovere alcuni concerti a inviti che qui si presentano.
Sono concerti che da un lato hanno lo scopo di far vivere la casa, come se fosse ancora abitata da Antonio e Marieda Boschi; dall’altro – come meglio dice l’introduzione del Prof. Degrada – intendono suggerire relazioni e corrispondenze fra musica e arti figurative nel periodo in cui la collezione si è formata, attraverso musiche da camera del novecento di diversa provenienza e generi. Il titolo della serie “L’aria della sera” rinvia ad un verso di Baudelaire (“Les sons et les parfums tournent dans l’air du soir”) che dà il titolo ad un preludio di Debussy presentato nel quarto concerto.
Ezio Antonini